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Come archiviare i Vinili: Guida pratica per DJ e Collezionisti (Stop al Ring Wear)

by Fabio Nardozzi

Se c’è una scena che fa piangere il cuore di ogni appassionato, è vedere pile di dischi accatastati uno sopra l’altro come piatti sporchi in una casa condivisa. Ti sei mai chiesto Come archiviare i Vinili? Per noi DJ, il vinile non è solo un supporto audio: è uno strumento di lavoro, spesso anche un assset economico. Un disco imbarcato (warped) salta la puntina durante il mix. Una copertina distrutta dal Ring Wear perde gran parte del suo valore su Discogs.

Oggi affrontiamo il tema dello stoccaggio, non prettamente come puristi dell’audio, ma con la praticità di chi ha una libreria in espansione e bisogno di gestire lo spazio in modo intelligente. Ecco le regole definitive per far sopravvivere la tua collezione alla prova del tempo e delle gravità.

Come archiviare i Vinili: orizzontale o verticale?

Partiamo dall’errore più grande. Perché non si devono mai impilare i dischi uno sopra l’altro in orizzontale (il cosiddetto “Stacking”)?

La risposta è fisica pura. Un singolo vinile pesa circa 120-180 grammi. Sembra poco. Ma se ne impili 50, il disco in fondo alla pila sta sostenendo un peso di quasi 7-9 chili concentrato sulle scanalature. Questo peso costante crea due danni irreparabili:

  1. Warping (Deformazione): Il vinile è plastica. Sotto pressione costante, specialmente se la temperatura della stanza sale anche di poco, si deforma. Un disco ondulato è l’incubo del DJ: il beatmatching diventa impossibile e la puntina salta.
  2. Ring Wear: (letteralmente “usura ad anello”). La pressione spinge il disco contro la copertina di cartone. Col tempo, si forma quel brutto cerchio bianco indelebile sulla copertina. Addio estetica, addio valore di rivendita.

La Soluzione: I vinili devono vivere sempre in verticale, come i libri in una biblioteca. Devono essere abbastanza “stretti” da non inclinarsi troppo (altrimenti si imbarcano per il peso obliquo), ma abbastanza “laschi” da poter sfilare un disco con due dita senza sforzo.

Come archiviare i Vinili: Guida pratica per DJ e Collezionisti (Stop al Ring Wear)

Lo Standard del Settore: Perché tutti usano la Kallax?

Se entri in casa di un qualsiasi DJ, da Carl Cox all’appassionato di quartiere, troverai quasi sicuramente una libreria IKEA Kallax (o la vecchia Expedit). Non è solo una questione di prezzo, ma di architettura. I cubi 33×33 cm sono perfetti per supportare il peso. Se usassi una libreria normale con ripiani lunghi un metro, il peso di centinaia di vinili (che è enorme) imbarcherebbe il legno al centro dopo pochi mesi. La struttura a cubi distribuisce il carico e, soprattutto, crea dei “compartimenti stagni” che impediscono a file di 100 dischi di appoggiarsi tutti su un lato, schiacciando quelli alle estremità.

Il dilemma delle “Outer Sleeves”: Protezione o Ingombro?

Buste Interne Antistatiche Premium (HDPE + Carta di Riso)

Qui si apre il vero dibattito tra Audiofili e DJ. Le Outer Sleeves sono le buste di plastica esterne trasparenti che proteggono la copertina. Sono necessarie?

  • L’Audiofilo: Usa buste in PVC spesso, pesanti, che sembrano copertine di libri.
  • Il DJ: Spesso le odia. Perché?
    1. Ingombro: Le buste spesse (PVC) raddoppiano lo spessore del disco. Nella borsa (Record Bag) ce ne stanno meno.
    2. Attrito: Nel crate o nella borsa, la plastica spessa fa attrito. Sfogliare velocemente i dischi durante la serata diventa faticoso e le buste si incollano tra loro.
    3. Il problema “Nebbia”: Le vecchie buste in PVC spesso, col tempo, rilasciano gas chimici che rovinano il vinile rendendolo opaco (effetto Fogging).

La Soluzione Pro: Non rinunciare alla protezione (le copertine si rovinano sfregando tra loro!), ma scegli il materiale giusto. Evita il PVC spesso. Cerca buste in Polipropilene (PP) o Polietilene ad alta trasparenza. Sono sottilissime, cristalline (“Blake Sleeves”), e soprattutto scivolano. Per un DJ è il paradiso: proteggi la copertina dai liquidi e dai graffi, ma puoi sfogliare il crate alla velocità della luce perché c’è zero attrito.

Come archiviare i Vinili: Guida pratica per DJ e Collezionisti (Stop al Ring Wear)

Attenzione al Calore: L’errore da non fare mai

Questo è un consiglio pratico per chi suona in giro. Il nemico numero uno del vinile non è il graffio, è il calore. Il PVC inizia ad ammorbidirsi a temperature sorprendentemente basse (intorno ai 60°C). L’errore classico? Lasciare la borsa dei dischi in macchina d’estate, magari nel bagagliaio o peggio sul sedile, mentre si fa l’aperitivo prima del set. Bastano 20 minuti di sole diretto o di effetto serra nell’abitacolo per trasformare la tua collezione in una serie di scodelle inutilizzabili. Una volta che un disco si è deformato per il calore, non c’è pressa o libro pesante che tenga: la struttura molecolare è cambiata. Portateli sempre con voi, o parcheggiate all’ombra tassativa.

Piccoli sforzi e disciplina ti ripagano nel tempo

Archiviare correttamente i dischi non è un vezzo da maniaci. È l’unico modo per garantire che quel disco raro comprato oggi suoni ancora perfettamente tra 10 anni. Naturalmente lo stesso vale per dischi che utilizzate abitualmente o che mettete nei vostri corsi. Proviamo a ricapitolare velocemente:

  1. Tieni i dischi sempre verticali.
  2. Usa scaffalature a cubi (tipo Kallax) per gestire il peso.
  3. Usa buste esterne in Polipropilene (sottili e scivolose) per proteggere le copertine senza impazzire durante il mix.
  4. Mai, mai lasciarli al sole in macchina.

Segui queste quattro regole e la tua collezione ti ringrazierà (e anche il tuo portafoglio, se mai deciderai di vendere qualcosa su Discogs). Recentemente abbiamo scritto anche una guida su Come Pulire correttamente un Vinile, l’hai già letta?

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